[IL VANGELO DI TUTTO L’ANNO] XXV TEMPO ORDINARIO – Giovedì (II)
E cercava di vederlo Ciò che accade intorno a noi, tragico o gioioso, è comunque qualcosa che ci distrae dal grigiore quotidiano. Oggi sono le notizie dei giornali e della televisione. Pensiamo a quanti articoli uscirebbero se Gesù oggi tornasse a guarire un paralitico o un cieco, e per quanti soldi si venderebbe l’esclusiva […]
E cercava di vederlo
Ciò che accade intorno a noi, tragico o gioioso, è comunque qualcosa che ci distrae dal grigiore quotidiano. Oggi sono le notizie dei giornali e della televisione. Pensiamo a quanti articoli uscirebbero se Gesù oggi tornasse a guarire un paralitico o un cieco, e per quanti soldi si venderebbe l’esclusiva per la tv. Allora invece non c’era questa facilità di circolazione delle notizie, che giravano per passa parola, anche nelle alte sfere del potere. Perciò non meraviglia che Erode volesse vedere Gesù; eppure lo incontrerà solo il giorno del processo. È una fatalità che sembra voler dire: vedrai Gesù solo quando dovrai deciderti se sei con Lui o contro di Lui.
L’eccesso di comunicazione delle cose religiose attraverso i mass media, anche quando si tratta di vere rivelazioni e di miracoli autentici, danneggia il senso del messaggio cristiano, che è tutto interiore ed è l’invito a seguire Gesù.
Dicevano: Giovanni è risuscitato dai morti
Quando i mass media diffondono una notizia, la fanno sempre passare per uno scoop. Una persona equilibrata non ci casca e ridimensiona quello che legge o che vede. Anche gli uomini del tempo di Gesù avevano una certa tendenza all’esagerazione. Mettono Giovanni fra i profeti antichi, dicono che è risorto, non si sa bene se lui o Elia, ma nessuno si stupisce. Non c’è nulla di nuovo. È difficile smuovere un masso sepolto per metà nel terreno, ma è molto più difficile smuovere l’anima di un uomo impigrito dalla routine e spiritualmente anchilosato, che ragiona per luoghi comuni e si conforma senza riflettere alla mentalità corrente.
Non sapeva che cosa pensare
Tutto ciò che Dio rivela è mistero, e non ci sorprende che la gente non sappia cosa pensare. Ma proprio questa mancanza di chiarezza ha grande valore per la nostra relazione con Dio, perché è quella che muove la fede. Se chiedo la strada ad uno sconosciuto di cui non mi fido, non seguirò la sua indicazione se non mi è chiaro quello che ha detto. Invece se mi rivolgo ad una persona fidata, mi basta un suo cenno per capire la direzione da prendere. Chi non crede in Dio e alle sue rivelazioni, dice di non sapere cosa pensare. Ci sono tanti modi per dare discredito ai grandi valori divini: la sfiducia, l’immobilità spirituale o, al contrario, la ricerca di sensazionalismo. Tutto alla fine congiura per non prendere sul serio la voce di Cristo, che rivoluziona invece la vita di coloro che la ascoltano con attenzione.
IL VANGELO di tutto l’anno sono le riflessioni sul Vangelo festivo e feriale tratte dall’omonimo libro di padre Tomáš Špidlík.
Il libro è disponibile presso EDIZIONI LIPA |