LA PORTA STRETTA

[IL VANGELO DI TUTTO L'ANNO] XII TEMPO ORDINARIO – Martedì 3

Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!»

 


Entrate per la porta stretta

I pitagorici rappresentavano la vita umana con la lettera “Y”. Chi la inizia dalla parte più stretta più tardi troverà la più larga, al contrario chi la comincia dalla parte larga prima o poi s’imbatterà in una strettoia. Il vangelo quindi conferma questa massima. L’acqua, quando gli argini si restringono, sale verso l’alto, e così anche lo spirito umano. Ma l’insegnamento di Gesù arricchisce la saggezza umana con un senso più profondo, soprannaturale. La porta al Padre è Gesù (Gv 10,7): la sua vita era stretta in tutti i sensi, era tutta nel segno della croce. Ma la via della croce conduce alla luce della risurrezione, ed alla vita eterna. Una delle prime edizioni dell’“Imitazione di Cristo” portava questo motto: Quanto più ti costringerai, tanto più progredirai nel bene.

 

Pochi sono quelli che la trovano!

Ma è così! Quante cose si giustificano con questa esclamazione! Dal punto di vista teorico il problema non è di facile soluzione. La democrazia si basa sulla presunzione che la maggioranza degli uomini prenda decisioni giuste, e che gli altri si conformino a ciò che decide la maggioranza. Secondo Kant, è una norma valida considerare morale ciò che tutti possono fare.

Può darsi che questo modo di vedere presenti dei vantaggi per quanto riguarda la legislazione e l’economia dello Stato, ma proviamo ad applicarlo nell’arte! La grandezza di Michelangelo è nella sua inimitabilità, nella sua arte unica e straordinaria. La vita spirituale cristiana è un’opera d’arte che dipinge nell’anima l’immagine di Dio: per questo ogni santo è unico a modo suo. Allora, ognuno cerchi di essere consapevole di dove deve andare, e non vada dove vanno tutti. Forse sulla sua strada stretta non troverà molti compagni, ma camminerà con Cristo.

 

Non date le cose sante ai cani

L’espressione è volutamente dura perché vuole esprimere la malvagità della profanazione delle cose sacre. In senso stretto, la profanazione si riferisce al furto e alla distruzione degli oggetti sacri nelle chiese. In senso spirituale il concetto è più esteso. Ogni cristiano infatti è tempio, nel suo cuore risiede lo Spirito Santo (1Cor 6,15), quindi anche il corpo umano è sacro. San Paolo perciò difende la castità dicendo che non si devono profanare le membra del corpo di Cristo (Gal 6,15).

Oggi si parla di secolarizzazione: comportamenti, costumi e parole che perdono il nesso con la religione e diventano solo profani. In una società secolarizzata ogni discorso sulla religione o sulla preghiera e persino il segno della croce appaiono come estranei, stonati. Della Chiesa si parla solo dal punto di vista politico e sociale, e agli atti religiosi viene trovato un significato solo psicologico. Ecco allora che le cose sacre vengono veramente profanate, portate fuori dal tempio e dal contesto della preghiera. Solo la fede può farle ritornare al posto loro destinato da Dio.

 


IL VANGELO di tutto l’anno sono le riflessioni sul Vangelo festivo e feriale tratte dall’omonimo libro di padre Tomáš Špidlík.

[IL VANGELO DI TUTTO L'ANNO] XII TEMPO ORDINARIO – Martedì 4 Il libro è disponibile presso EDIZIONI LIPA