PRESSO LA VIA DELLA VITA
+ Dal Vangelo secondo Luca
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
Un cieco era seduto a mendicare
Talvolta chi non è più in grado di lavorare finisce barbone, a chiedere l’elemosina. Oggi si cerca di aiutare in tutti i modi le persone portatrici di handicap; alcuni posti di lavoro nelle aziende pubbliche vengono riservati per legge ai disabili e ai non vedenti. È un modo civile e caritatevole di venire incontro a chi è emarginato; però, in un certo senso, siamo tutti in una situazione simile. Anche chi sa fare molte cose, ha sempre qualcosa che non sa fare, in cui si sente inabile o handicappato. Carità significa anche accorgersi quando una persona è in difficoltà, e fare un gesto per aiutarla, aprendogli la porta del cuore e offrendo amicizia.
San Filippo Neri aveva una particolare predisposizione a far questo. Sapeva conquistare la simpatia e l’amicizia delle persone, e metteva questa preziosa qualità al servizio di Dio, per sentirsi più vicino a Dio, mentre avvicinava a Lui tante anime.
Lungo la strada
La strada è il posto dei mendicanti, vie affollate dove passa tanta gente, oppure presso i santuari e i luoghi di pellegrinaggio. La ragione è comprensibile: lì la gente ha sempre pronta qualche elemosina, monete di poco valore con cui non si compra niente. Ma, una moneta dopo l’altra, ci sono mendicanti che riescono a tirar su anche una bella somma.
Lacordaire diceva che dobbiamo avere ammirazione per questi abili mendicanti e imitarli in senso spirituale: stare sulla strada della vita, osservare il mondo e da ognuno imparare qualcosa di buono. In una giornata si possono raccogliere tanti bei pensieri. Un santo russo, Tichon di Zadonsk, nel suo libro “Tesoro spirituale raccolto nel mondo”, mostra con esempi concreti come Dio ci parla attraverso le piccole cose. Piccole parole, ma raccolte insieme costituiscono un tesoro.
Passa Gesù
Chi incontriamo per strada? La maggior parte della gente non la conosciamo e la ignoriamo. È un atteggiamento che ci impoverisce, ma sembra che non possa essere diversamente. Eppure, se uno va a vedere un museo solo per ammirare i quadri che già conosce, non si arricchirebbe mai; ma anche chi vuol vedere solo ciò che non ha mai visto non sta meglio. I quadri non si guardano semplicemente per ammirarli, ma per cercare in essi il senso profondo, il messaggio che il pittore voleva comunicare.
Anche gli uomini sono immagini fatte da Dio secondo il primo prezioso originale, Gesù Cristo. Per chi in ogni uomo che incontra riesce a vedere Cristo, la strada diventa tempio e l’incontro con le persone preghiera.
IL VANGELO di tutto l’anno sono le riflessioni sul Vangelo festivo e feriale tratte dall’omonimo libro di padre Tomáš Špidlík.
Il libro è disponibile presso EDIZIONI LIPA |