PARABOLA DELLE DIECI VERGINI
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Presero con sé olio
La lampada senza olio non fa luce, quindi è simbolo di morte. Quando arriva la morte? I medici distinguono la morte reale dalla morte clinica, quando gli organi vitali sono ancora funzionanti, ma poco vitali. Non sappiamo quando arriva la vera morte, né quando inizia il processo della morte. C’è chi dice che cominci con la nascita stessa.
I cristiani credono nella vita eterna dei giusti e nella morte eterna dei peccatori. Quando comincia questa morte eterna? La vita eterna si identifica con la grazia, e l’olio nella lampada è il suo simbolo. Allora l’uomo sta per morire nel momento in cui perde la grazia santificante, perché perde il dono della vita eterna. Per questo chiamiamo peccati mortali i peccati gravi: il peccatore che non si converte continua la sua vita terrena, ma questa è come una luce vacillante, la luce emessa dall’ultima goccia d’olio rimasta nella lampada. La morte del corpo, poi, rivela ciò che c’era dentro: il vuoto.
Gli uomini non sono tutti uguali, ci sono fra loro grandi differenze. Lo Pseudo-Macario scrive: i lupi sono tutti lupi, le pecore sono tutte pecore. Gli uomini sono uguali solo esteriormente, ma dentro o sono pecore o lupi, o portano in sé la vita o portano in sé la morte.
A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo
L’olio viene conservato nella lampada, ma si accende solo quando è buio. Di giorno tutte le lampade sembrano uguali, sia che abbiano o non abbiano l’olio. Quando viene il buio? Nel senso pieno della parola il buio arriva con la morte del corpo, ma già durante la vita ci sono molti momenti nei quali sembra che sia notte o che ci sia la nebbia, periodi in cui la via della vita sembra perduta. In questi momenti si può già riconoscere chi ha e chi non ha la luce della grazia. La grazia magari non appare come una luce brillante, ma solo come un debole chiarore, sufficiente solo a non perdere la giusta direzione.
Anche i santi vivevano periodi di buio, in cui sembrava loro che il cielo fosse chiuso. Un sentimento così lo provò Teresa di Lisieux prima di morire; però le rimaneva una certezza, quella della fede. In questi momenti non vediamo niente, ma intuiamo che la strada è quella giusta e che non possiamo abbandonarla. Lo Pseudo-Macario li paragona a quando si cammina con la lampada accesa nel vento. La fiamma è incerta e traballa, ma non si spegne, e noi abbiamo la certezza che tornerà a brillare decisa quando il vento si calmerà.
Vegliate dunque
La fede è come un salto nel buio; così san Gregorio di Nissa descrive il sentimento di Mosè sul monte, prima dell’incontro con Dio. Un buio completo, la nebbia che avvolge tutte le cose, ma egli percepisce che non c’è il vuoto, che se continuerà ad avanzare con fede qualcuno lo sosterrà e guiderà il suo piede sulla roccia sicura.
L’olio è simbolo della luce eterna: ma a cosa serve illuminare una casa se non c’è nessuno che aspetta? La metafora delle vergini e dello sposo è nella tradizione biblica. La Scrittura è la rivelazione del Dio vivo, la sua vita non è nello spazio, né nel tempo. La vita dell’eterno incontro fra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, delle tre Persone nell’unità, è nella luce inaccessibile. In questa vita l’accesso è aperto per chi, come noi, aspetta la beata speranza e la venuta del nostro Signore Gesù Cristo.
IL VANGELO di tutto l’anno sono le riflessioni sul Vangelo festivo e feriale tratte dall’omonimo libro di padre Tomáš Špidlík.
Il libro è disponibile presso EDIZIONI LIPA |