NON SIETE DEL MONDO
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».
Io ho dato a loro la tua parola
“Dare la parola” significa fare una promessa. Dio ha dato la sua parola-promessa agli Ebrei. Anche Cristo ha dato la sua parola agli apostoli che sarà con loro fino alla fine dei secoli (Mt 28,10). Ma l’ha data anche in un altro senso: ha affidato loro le sue parole perché siano diffuse in tutto il mondo. Anche uno scrittore affida il manoscritto del suo libro all’editore perché lo pubblichi: ma c’è una grande differenza fra le sue parole e quelle di Cristo. Un libro può piacere o no, può fornire o no a qualcuno uno spunto di riflessione. Le parole di Cristo hanno in sé la forza di guidare coloro che le ripetono e le diffondono, e che, vivendole, trasformano l’universo.
Il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo
Il mondo è parola di Dio compiuta. “Dio disse e fu fatto…” (Gen 1,3ss). Eppure il mondo odia quelli che portano la parola divina.
Il termine “mondo” nella Scrittura ha un doppio significato. Il primo è tutto ciò che Dio ha creato. È il mondo di cui sta scritto: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, per salvarlo”(Gv 3,16). Il secondo è quello che gli attribuisce san Giovanni: mondo è la somma delle forze che si oppongono a Dio, che odiano Dio e la sua opera, e dunque anche la sua parola e i suoi apostoli. Fin dalla prima storia della Chiesa di questo odio fecero esperienza i santi martiri. Furono molto odiati; ma non odiarono mai nessuno.
Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno
Preghiamo perché Dio ci protegga dalle avversità e dai nemici, per la salute del corpo e per una lunga vita. Ma è tutto relativo: i malati preghino, piuttosto, per avere la forza di sopportare serenamente la sofferenza.
Ammiriamo il coraggio. Fin da bambini ci piacciono le storie avventurose dove un eroe coraggioso sfida il pericolo e le insidie e ne esce vittorioso. Ci piace sognare di essere così, e ci piacerebbe incontrare dei veri eroi in carne ed ossa. Ma sono solo sogni, e le favole sono finzione.
Ma il coraggio dei martiri è reale. Reale il coraggio dei malati che accettano le loro sofferenze. Reale il coraggio di una madre che educa i propri figli. Questa forza non viene da loro stessi; è la forza di Cristo che vive in quelli che hanno accolto la sua parola.
IL VANGELO di tutto l’anno sono le riflessioni sul Vangelo festivo e feriale tratte dall’omonimo libro di padre Tomáš Špidlík.
Il libro è disponibile presso EDIZIONI LIPA |