I PECCATI CONTRO LO SPIRITO SANTO
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non avrà perdono in eterno
È un messaggio lieto quello del Nuovo Testamento: tutti i peccati sono perdonati. Ma in che modo? Nessuno può perdonarsi da solo; sono gli altri che possono perdonarlo, o perché dimenticano i suoi peccati, o perché i suoi peccati non hanno avuto conseguenze. Ma ciò che è stato commesso non può essere cancellato. Il passato può correggerlo solo Dio, che è Signore del tempo e dell’eternità; dunque solo Dio può perdonare nel senso pieno della parola (Mt 9,3).
Dopo la resurrezione, Gesù dà agli apostoli il potere di perdonare con un simbolo particolare: soffia su di loro il suo Spirito Santo. La Chiesa, attraverso i secoli, perdona i peccati con la stessa forza, la forza dello Spirito di Dio.
E allora, chi non crede alla forza dello Spirito, chi nega l’efficacia dei sacramenti istituiti da Cristo, chi nel sacerdozio vede solo un’istituzione umana, costui nega lo Spirito Santo, e si priva della possibilità di purificarsi e di liberarsi dal male.
Dicevano: “È posseduto da uno spirito immondo”
La resistenza degli Ebrei allo Spirito Santo era più della semplice incredulità nella vocazione divina di Cristo. Essi davano al suo amore il significato opposto, il peggiore: la possessione del maligno.
Il giudizio crudele è una realtà in cui ci imbattiamo continuamente nella vita quotidiana. Il nostro modo di valutare le opere del prossimo è solo esteriore; l’intenzione interiore o la ignoriamo o ne diamo un’interpretazione tutta nostra, che raramente corrisponde alla verità. Il cosiddetto giudizio “oggettivo” non tiene conto della persona, ma solo di quello che appare. Uno dà l’elemosina ad un povero: diciamo che è un brav’uomo. Un altro rifiuta di aiutare un mendicante: diciamo che è senza cuore. Sono tutti giudizi superficiali. Per correggerli o approfondirli bisognerebbe conoscere meglio la persona e le sue motivazioni. Solo dopo possiamo comprendere perché si è comportata in una certa maniera.
Ma chi conosce l’uomo? Solo chi lo ama. Chi lo odia o chi nel cuore ha solo indifferenza, giudica sempre male, non vede il buono che c’è. Quando si nutrono sentimenti negativi, anche la Chiesa viene giudicata in modo sbagliato.
Se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi
Per giudicare le opere dell’uomo bisogna conoscerlo. Ma non è facile neanche se si ha buona volontà. La gente spesso fa vedere ciò che non è, simula, nasconde la verità. Alle volte riesce a farlo per lungo tempo, ma spesso prima o poi si tradisce. Uno non può vivere diviso interiormente, non può durare.
Una caratteristica della virtù è la costanza. I filosofi stoici pensavano che si arrivasse alla virtù con l’esercizio assiduo del bene. Il cristianesimo insegna, al contrario, che nessuno riuscirà a perseverare nel bene e ad osservare i comandamenti senza la grazia di Dio. Ecco perché, se vediamo una persona che compie il suo dovere con coscienza e costanza, diciamo che vive nella grazia di Dio.
La Chiesa antica venerava come santi soprattutto i martiri. Oggi la maggior parte dei canonizzati sono persone che hanno vissuto una vita cristiana normale, con costanza ed in modo esemplare. Persone non divise in se stesse, che testimoniano che Dio è con loro, che la grazia divina le protegge e le accompagna in tutte le strade della loro vita.
IL VANGELO di tutto l’anno sono le riflessioni sul Vangelo festivo e feriale tratte dall’omonimo libro di padre Tomáš Špidlík.
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