GUARIGIONE DELLA FIGLIA DI UNA CANANEA

[IL VANGELO DI TUTTO L'ANNO] XVIII TEMPO ORDINARIO – Mercoledì (I) 3

 

Si diresse verso le parti di Tiro e di Sidone

La donna cananea era originaria di quei paesi della Palestina rimasti pagani, con i quali gli Ebrei non dovevano avere rapporti. La ragione di questa durezza era religiosa: a contatto con i popoli stranieri, gli Ebrei perdevano la fede nel Dio d’Israele.

L’atteggiamento di Gesù verso questa donna è duplice. All’inizio la rifiuta; ma poi le fa la grazia che chiede e la loda pubblicamente. Il rifiuto iniziale esprime il rispetto per i comandamenti antichi della Legge di Mosè. Ma poi, come è già avvenuto, Egli manifesta che lo spirito trasgredisce i limiti e che la grazia è più forte della legge.

Così è anche l’ecumenismo cattolico che la Chiesa professa pubblicamente dal tempo del Concilio Vaticano II. Riconosciamo che tutte le società umane, quindi anche la Chiesa di Cristo, hanno i loro limiti stabiliti dal diritto, ma crediamo nello Spirito Santo che li trasgredisce per condurre a Gesù tutti gli uomini di buona volontà.

Anche gli uomini possono farlo? Soltanto se sono sicuramente condotti dallo Spirito Santo per seguire le misteriose vie della grazia di Dio.

 

Pietà di me, Signore!

Ciò che è vivo cresce, ciò che ristagna è morto. Le virtù divine della fede, speranza e carità sono semi della vita di Dio in noi, e quindi germogliano e crescono nella pienezza di Cristo. Anche la fede ha le sue tappe. Una persona all’inizio non conosce tutti gli insegnamenti del vangelo, sa però che Dio la guida e che può avere fiducia in Lui.

La fede comincia con la semplice fiducia in Dio. Questa era anche la fede di Abramo, padre di tutti i credenti (Rm 4,1-3). JHWH lo chiama e lui lo segue in un cammino verso l’ignoto. Con il tempo impara a capire le vie della promessa divina, di cui non aveva dubbi. Questa era la fede dei discepoli di Gesù. Seguono il loro maestro, ascoltano le sue prediche, e piano piano la loro fede comincia a divenire concreta. Quando accoglieranno tutto ciò che Lui ha detto, diventeranno maestri a loro volta.

La fede cresce con la comprensione dei contenuti della fede attraverso la vita. Ieri capivi poco, scrive sant’Agostino, oggi comprendi di più, domani comprenderai ancora meglio. Il cristiano che cresce nella fede sente il bisogno di studiare, di imparare, di approfondire la sua conoscenza religiosa. In questo caso c’è il rischio di credere più a ciò che si è imparato che a Cristo stesso; ma la conoscenza non deve intaccare la fiducia iniziale, che è il motore di un intimo rapporto con Dio. Opponiamo a questa tentazione la giaculatoria della beata Faustina: Gesù, ho fiducia in te!

 

Donna, davvero grande è la tua fede!

La forza si riconosce da ciò che fa compiere. Chi riesce ad alzare un grande peso ha un fisico forte, chi supera dei test o degli esami difficili è intelligente. E la forza della fede, da che si riconosce?

In un elenco dei princìpi per una buona vita spirituale, Tanquerey enumera i sei principali effetti della fede: la fede ci unisce a Dio; è un atto meritorio; è sorgente di consolazione; rafforza la volontà; illumina l’intelletto; è l’inizio della futura visione di Dio. Ma tutti questi effetti si sintetizzano in uno solo: per chi crede, tutti i pensieri e i sentimenti sono in Dio e con Dio. Chi crede è un po’ come un ferro rovente. Il ferro è freddo, ma riscaldato al fuoco dà luce e scotta come il fuoco. Così anche la mente umana.

Anche una persona semplice, se è credente, guarda avanti, e anche se è prudente, procede con sicurezza nella strada della vita e non ha bisogno di argomenti per alimentare la sua decisione.

Scrive T. Werfel nel suo cantico su Bernadetta: chi crede in Dio non ha bisogno di argomenti; ma chi non crede, nessun argomento lo aiuterà.


IL VANGELO di tutto l’anno sono le riflessioni sul Vangelo festivo e feriale tratte dall’omonimo libro di padre Tomáš Špidlík.

[IL VANGELO DI TUTTO L'ANNO] XVIII TEMPO ORDINARIO – Mercoledì (I) 4 Il libro è disponibile presso EDIZIONI LIPA