SCHIETTEZZA E SINCERITÀ
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato». Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?». Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
Una donna… era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo
Una spina dorsale malata; forse una scoliosi, malattia dello scheletro assai dolorosa. Il vangelo attribuisce la causa allo spirito del morbo, secondo il linguaggio del tempo. Lo spirito del morbo è il peccato, che in senso figurato distorce il nostro atteggiamento verso il mondo.
Per i Padri della scuola antiochena l’immagine della presenza di Dio nell’uomo è proprio nella posizione eretta, una postura da padrone del mondo, diversa da quella degli animali. Però con il peccato l’uomo perde questo privilegio, si piega a forze negative a lui inferiori e soffre. L’anima che ha rifiutato di obbedire a Dio, ora è sottomessa alla debolezza del corpo. Basta un mal di testa per impedirci di lavorare; eppure è l’anima che governa il corpo con la sua volontà. Basta un microbo invisibile ad occhio nudo e un organismo meraviglioso come il corpo crolla come un castello di carte. Ci convinciamo con difficoltà di essere stati creati per comandare le forze del cosmo.
Scrive Pascal: una goccia d’acqua può ucciderci, e dobbiamo dominare i mari! Finché non superiamo lo spirito del morbo, il nostro regno è quello della corruzione.
Sei libera
Non è semplice mantenersi eretti. Spesso siamo costretti a sottometterci a persone che non ci piacciono. La storia di tutta l’umanità è percorsa dall’anelito alla libertà, ma, come scrive Dostoevskij, se l’uomo si sforza di essere libero, ad ogni passo scopre di essere schiavo.
Il cristianesimo è un messaggio di libertà. Cristo è venuto ad annunciare la liberazione ai prigionieri e la libertà agli oppressi (Lc 4,18). San Paolo scrive ai Galati: “Fratelli siete stati chiamati a libertà” (Gal 5,13). La soluzione che si offre ai cristiani però è diversa dalla libertà che l’uomo cerca nella storia. La libertà umana dipende dalla destituzione dei tiranni, dalle leggi giuste, da una buona organizzazione dello stato, dalla formazione. Tutto ciò è desiderabile e ragionevole, ma solo con questi mezzi non si raggiunge il fine per il quale siamo stati creati.
Solo chi si identifica con Cristo fa esperienza della vera libertà.
Si raddrizzò
Delle persone sincere diciamo che hanno un atteggiamento retto, diritto: una qualità stimata anche dai nemici. Tanti vorrebbero farci credere di essere sinceri, ma non riusciamo a fidarci di loro. La sincerità è una virtù che cresce da molte radici, e spesso è innata. Alla sincerità o alla falsità ci educa l’ambiente in cui viviamo, ma in ogni caso la condizione perché ci sia la sincerità è l’assenza di paura. L’animale che teme l’uomo, lo sfugge; chi ha paura di qualcuno, lo evita. Perciò è una parola dire: non avere paura! Siamo troppo piccoli ed impari alle forze che ci minacciano. Solo con la fede in Cristo i cristiani si sentono più forti nei confronti di tutto ciò che li circonda. I santi non erano mai in soggezione davanti ai potenti del mondo, parlavano con loro da pari a pari con sincerità, per non umiliare la verità.
IL VANGELO di tutto l’anno sono le riflessioni sul Vangelo festivo e feriale tratte dall’omonimo libro di padre Tomáš Špidlík.
Il libro è disponibile presso EDIZIONI LIPA |