LA CENA DI DIO
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!».
Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”.
Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”.
Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».
Un uomo diede una grande cena
II vangelo si riferisce alla cena celeste. I Padri della Chiesa ricordavano la festa che Dio ci ha preparato già sulla terra, cioè il mondo visibile, le belle cose che ci offre ogni giorno il Creatore, il nutrimento per ogni specie vivente, le condizioni climatiche, la bellezza della natura, l’armonia del cosmo. Ma poi la meditazione dei doni terreni sembrava troppo materialistica. Dio non ha creato il mondo soltanto per le necessità fisiche, ma come un bellissimo e utilissimo spettacolo. San Basilio chiama la natura visibile scuola delle anime, perché dà ad ogni creatura la possibilità di imparare qualcosa di spirituale. Ogni cosa che esiste è un’opera d’arte che rivela un po’ dell’anima dell’artista. Il mondo è la galleria d’arte di Dio.
Fece molti inviti
Se il mondo è scuola delle anime, allora noi siamo buoni e diligenti apostoli, consiglia san Basilio nelle sue omelie sul primo capitolo della Genesi. Nell’“Hexaemeron”, l’opera di Dio nei sei giorni, egli raccoglie brevemente tutto ciò che le scienze del suo tempo sapevano sulla natura. È come un piccolo manuale di fisica, non profano, ma spirituale, che cerca di trarre bei pensieri spirituali dagli spunti che offre la natura. Osserva il mare che separa le isole una dall’altra, e che allo stesso tempo le unisce attraverso le navi. Allo stesso modo il mondo ci separa uno dall’altro, e siamo degli estranei, ma la carità è la nave che ci unisce e rompe il nostro isolamento. Il polipo che agita i tentacoli per afferrare quello che gli capita è come l’avaro che vuole tenere tutto per sé. Il camaleonte che cambia il colore della pelle è come gli uomini ipocriti e falsi.
Tutto ciò che cade sotto il nostro sguardo è immagine di qualche verità spirituale che ci viene proposta. Per chi si abitua a meditare su quello che vede, la natura diventa un libro spirituale che può leggere ovunque vada, un libro sempre aperto.
Venite, è pronto. Ma tutti all’unanimità, cominciarono a scusarsi
Una nota novella tedesca, “Wolfgang sulle strade di Praga”, racconta di Mozart che viaggia in carrozza e, passando attraverso un bosco, decide di fare una passeggiata con la moglie. Guarda gli alberi, i fiori e ad un tratto prova un grande dolore: viviamo in mezzo a tante bellezze e non troviamo il tempo di goderne e di gioirne. Siamo occupati da troppe cose, presi da altre sollecitudini.
Se è triste non curarsi della conoscenza estetica del mondo, è ancora più triste se ciò che trascuriamo è la conoscenza spirituale. Osservo il grano: il primo pensiero è per il ricavo che ne avrò quest’anno; passeggio nel bosco: mi lamento perché la strada è lunga e noiosa; vedo il panorama: sogno solo di essere già a casa.
Sarebbe più semplice e bello imparare a vivere profondamente ogni istante, gustandolo e scoprendo il suo senso spirituale. Per esempio: come è bella la vallata, come sarà più bello il regno di Dio. Il grano è maturo: quanta cura ha Dio verso di noi!
Per chi impara a pensare così, tutto il mondo è una lettura spirituale, un’occasione per pregare.
IL VANGELO di tutto l’anno sono le riflessioni sul Vangelo festivo e feriale tratte dall’omonimo libro di padre Tomáš Špidlík.
Il libro è disponibile presso EDIZIONI LIPA |