PROPOSITO PER UNA VITA MIGLIORE
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa
In periodi di instabilità economica può capitare che i costruttori facciano bancarotta. Ma si può fare bancarotta anche nello studio: l’università è il parcheggio di eterni studenti che continuano a cambiare facoltà senza riuscire mai a laurearsi; la bancarotta nella vita spirituale: persone che passano da un ordine all’altro, uscendone poi regolarmente.
Cosa fare in casi simili? Non è facile aiutare chi fantastica su grandi progetti e poi non sa affrontare le minime difficoltà. È saggio che chi vuole davvero portare a termine qualcosa si consigli con qualche uomo prudente. Nella vita spirituale la strada si sceglie nei colloqui con il padre spirituale.
Per evitare che
Il desiderio di migliorare è il più grande amico del bene, si dice. Non dobbiamo forse sforzarci per migliorare la nostra condotta?
Sant’Ignazio di Loyola diceva: fra tutte le possibilità che ci si offrono, sempre scegliere ciò che dà maggior gloria a Dio. Questo santo distingueva fra l’entusiasmo per l’ideale e la fatica del cammino che conduce alla sua realizzazione, che deve essere equilibrato, adatto alle forze e alle possibilità di ognuno. Cassiano riassume l’insegnamento dei monaci egiziani focalizzando soprattutto un punto: ogni virtù si trasforma in vizio se non viene coltivata con discernimento.
Ad un predicatore americano che faceva discorsi ispirati sul rosario, una donna promise che da quel momento lo avrebbe recitato ogni giorno. Il predicatore le consigliò prudentemente di cominciare con un’Ave Maria. Col tempo sarebbe venuto il desiderio di pregare di più.
Costui ha iniziato a costruire, ma
Si attribuisce a santa Teresa d’Avila il detto che la strada dell’inferno è pavimentata di buone intenzioni. L’uomo che non realizza ciò che si era prefisso si sente un fallito, un buono a nulla. Sant’Ignazio ha elaborato un esame proprio per questo genere di problemi. Non ci si può correggere in fretta, e tutto insieme. I cacciatori non sparano alla cieca, ma mirano la preda in un punto preciso. Così anche noi dobbiamo prendere di mira un piccolo scopo, una piccola cosa che vogliamo correggere e non mollare finché non ce l’abbiamo fatta.
È un esercizio di grande valore psicologico, che ci dà la soddisfazione di riuscire a fare qualcosa, e ci fa sperare che, con l’aiuto di Dio, possiamo fare anche di più.
IL VANGELO di tutto l’anno sono le riflessioni sul Vangelo festivo e feriale tratte dall’omonimo libro di padre Tomáš Špidlík.
Il libro è disponibile presso EDIZIONI LIPA |