[IL VANGELO DI TUTTO L’ANNO] XXXIV TEMPO ORDINARIO – Martedì (I)
DISTRUZIONE DELLA CITTÀ E DEL MONDO + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste […]
DISTRUZIONE DELLA CITTÀ E DEL MONDO
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Non resterà pietra su pietra
Mettendo una pietra sopra l’altra si alza un muro. Ogni fatica umana può essere paragonata alla costruzione di un mondo migliore.
Ma il mondo non si lascia trasformare velocemente, bisogna lavorare lentamente e costantemente e soprattutto avere fede, non perdere la speranza. La profezia del vangelo sembra che ce la tolga, la speranza: non resterà pietra su pietra.
Allora il nostro costruire è invano? Come intendere le profezie sulle catastrofi che precederanno la fine del mondo? Di certo c’è solo una cosa: come l’uomo entra nella sua gloria per mezzo della croce e nella vita eterna attraverso la morte, anche il mondo che stiamo costruendo arriverà alla sua perfezione nel segno della croce. Ma il successo finale dovrà essere pagato con migliaia di fallimenti.
Si solleverà popolo contro popolo
Spesso per cambiare il mondo s’intende il miglioramento delle condizioni sociali e il benessere per tutti. Ma il mondo è costituito in primo luogo dagli uomini e dalle loro relazioni, e quindi il progresso vero è l’instaurazione della pace universale. Le guerre devastano il mondo, ma la pace è l’eterno desiderio di tutti gli uomini di buona volontà. Eppure le guerre continuano ad esserci.
Ma la profezia del vangelo è diversa. Sembra qui annunciata una guerra mondiale, ma quando, come? Il senso della profezia si può comprendere solo nel contesto della storia intera, vista dalla fine del mondo.
Il primo e fondamentale annuncio del vangelo è l’avvento del regno di Dio, un regno di pace. La realizzazione di questa profezia non può essere vanificata dalla situazione attuale, in cui ancora un popolo è contro l’altro, e gli uomini si odiano fra loro.
Molti verranno sotto il mio nome dicendo: “Sono io”
Il regno di Dio avverrà con la seconda venuta di Cristo sulla terra. Quando sarà? Tanti sono impazienti, e questo spiega il moltiplicarsi di falsi profeti portatori di false profezie, e delle sette millenariste. Un gruppo di persone si dichiara eletto da Dio e condanna in massa gli altri uomini. Ma questo tipo di utopie ha origine profana.
A volte, certi uomini cosiddetti carismatici raccolgono tanto favore per una sorta di transfert; le persone gli attribuiscono una capacità superiore, come se potessero risolvere i problemi dove gli altri falliscono, salvare un paese o addirittura il mondo. È colpa loro? A volte sono anche uomini di buona volontà, che finiscono in un ruolo più grande di loro per rispondere alle attese della gente disperata.
È sempre pericoloso aspettarsi da un uomo ciò che può fare solo l’Uomo-Dio, Cristo. Senza Cristo costui diventa Anticristo.
IL VANGELO di tutto l’anno sono le riflessioni sul Vangelo festivo e feriale tratte dall’omonimo libro di padre Tomáš Špidlík.
Il libro è disponibile presso EDIZIONI LIPA |