In un momento in cui la Chiesa si interroga sulla nuova evangelizzazione, l’arte è un significativo contributo per farci uscire dai consueti paradigmi, perché rappresenta un altro modo di pensare. In questa intervista, padre Rupnik concentra le sue riflessioni sul legame tra arte, fede e vita. Per lui, l’arte può tornare ad avere un ruolo fecondo nella Chiesa solo se supera il linguaggio della galleria per ispirarsi a quella vita che, nelle grandi epoche artistiche dei cristiani – come il primo bizantino, il romanico, il gotico – ha plasmato l’espressione, la mentalità, i costumi, divenendo anche un mezzo di potente innovazione culturale. Ma perché l’arte si è spostata dal santuario nella galleria e qual è la via della sua riconciliazione con la fede? Come creare per la Chiesa a partire dalla Chiesa e come attingere dalla visione escatologica per una vera creatività cristiana nel campo culturale, formativo e pastorale? Tra questi e altri interrogativi, la riflessione si intreccia al racconto in prima persona.
Indice:
Presentazione di Mons. Luis Ladaria * Primo giorno: l’esodo dal soggettivismo * Secondo giorno: la chiesa esprime la Chiesa * Terzo giorno: anche l’arte entra in chiesa attraverso il battesimo * Quarto giorno: il linguaggio proprio all’arte liturgica * Quinto giorno: l’orizzonte escatologico della creatività cristiana * Sesto giorno: l’arte della comunione * Settimo giorno: la via alla trasfigurazione.
Traduzioni:
In polacco, sloveno e spagnolo
Arte, Arte liturgica, Bellezza, Creazione artistica, Evangelizzazione, Simbolo, Teologia dell’immagine, Trasfigurazione
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